“La Passione di Cristo”: Il palese inganno di Mel Gibson

Cari amici,

viviamo in un periodo critico della storia della chiesa. Mai come prima l'idolatria è stata una tale minaccia per la chiesa. Noi chiamiamo questo film una bestemmia contro Cristo . E' giusto considerarlo in questo modo? Il dizionario definisce la bestemmia non solo un linguaggio profano o insultante, ma pure “una qualsiasi affermazione o azione considerata irriverente o priva di rispetto”. In questo articolo presenteremo le ragioni per le quali questo film può essere considerato privo di rispetto per Cristo, un inganno ed una bestemmia contro Dio . Non vogliamo assolutamente dire che Mel Gibson oppure i suoi sostenitori l'abbiano inteso essere così: intendiamo dire che essi sinceramente sono in grave errore.

Quando leggerete questo articolo, notate pure come le orribili e strazianti scene della crocifissione di Gesù, presentate da questo film, di fatto allontanino gli spettatori dal vero significato salvifico della crocifissione di Cristo. Che il personaggio rappresentato dia l'idea di una persona che sopporta impavidamente le battiture più atroci, può ben diventare il modello più grande di sopportazione e di perdono, ma questo non è il messaggio biblico . Le Scritture proclamano piuttosto il fatto che Cristo abbia sopportato l'ira di Dio per i nostri peccati ad essere ciò che provvede redenzione a noi che crediamo che la salvezza dipenda solo dal Suo sacrificio.

L'influenza più deleteria del film in questione, forse, è la negazione subliminale che comunica della divinità di Cristo . Coloro che hanno prodotto questo film potranno pure insistere che l'uomo che rappresentano sullo schermo sia Cristo. I promotori del film potranno pure affermare che esso proclami la divinità di Cristo. Il film, però, ci porta a chiamare Jim Caviezel “Cristo”. Questa è idolatria. L'identificazione del protagonista con Cristo la si vede persino nei servizi giornalistici che parlano del film, come il fatto di chiamare i chiodi usati nel film “chiodi usati per appendere Gesù sulla croce”. Un tale film ci spinge a parlare delle sofferenze inflitte a Jim Caviezel come se fossero state realmente inflitte a Cristo.

Quando leggerete questo articolo acquisterete pure maggiore consapevolezza come questo film disponga pure molte persone, a livello subliminale, a pensare che fu Maria ad offrire il sacrificio di Cristo. Nelle Scritture, si tratta però della volontà e dei propositi di Dio Padre!

Possa Iddio avere pietà della chiesa professante e fare si che il Suo popolo abbandoni gli idoli per volgersi solo alla rivelazione del Cristo che fornisce la Bibbia. Possiate voi rispondere in preghiera e con la persuasione che solo può

venire dall'opera interiore dello Spirito Santo attraverso la Sua Parola scritta.

Chiediamo pure che voi ritrasmettiate questo articolo ad altri e, se possibile, lo pubblichiate sulla vostra pagina Web.

Nella grazia e nell'amore del Signore, Richard Bennett and Virgil Dunbar

Introduzione

Non c'è forse altro film che abbia creato tanta pubblicità favorevole ed entusiasmo nel mondo evangelicale come “La Passione di Cristo”, di Mel Gibson, Per questo film, in America, chiese evangeliche hanno acquistato blocchi di biglietti e prenotato intere sale di proiezione. Si sfa sfoggio di lunghe liste di personaggi in vista del mondo sia evangelicale sia cattolico – romano,

insieme a quello di molte celebrità che raccomandano la visione di questo film, fra cui Billy Graham, Jack Graham (presidente della Convenzione Battista del Sud), Rick Warren, Jack Hayford. Questo film viene pubblicizzato come la più grande opportunità evangelistica della storia , concetto caro al cuore di ogni evangelico. Persino i media secolari, giornali, riviste, TV, radio, l'Internet, contribuiscono a nutrire quella che potrebbe essere considerata una vera e propria frenesia per questo film. L'adulazione per questo film sembra non conoscere frontiere. L'accoglienza data da gran parte del mondo evangelicale per il film del Gibson rivela la realtà impressionante – e forse apocalittica – della condizione del cristianesimo popolare oggi. Forse che la storia parlerà di questo evento come del più grande impulso, a livello popolare, per la convergenza fra evangelicalismo e cattolicesimo romano?

La Chiesa di Roma ha fatto molto per condurre l'evangelicalismo moderno ad accettare la legittimità e l'utilità di forgiarsi immagini che rappresentino il Cristo. Come i cattolici, molti evangelicali, oggi non sembrano rendersi conto come una tale attività sia idolatrica. L'apostolo Paolo sottolinea il fatto che l'idolatria implichi mutare la gloria dell'Iddio incorruttibile in un'immagine simile all'uomo corruttibile . Egli pure dice agli ateniesi: “Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana” (At. 17:29).

Cristo Gesù è una Persona della Santa Trinità. Egli disse ai leader religiosi del Suo tempo: “Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono , morirete nei vostri peccati” (Gv. 8:24). Usando l'espressione “Io sono”, il Signore s'identifica come l'Iddio rivelato nell'Antico Testamento, l' «Io sono colui che sono» (Es. 3:14), che parlò a Mosè e che diede i Dieci Comandamenti sul Sinai. Il secondo comandamento proibisce totalmente di farsi immagini materiali della Sua Persona . Nel creare immagini di Cristo in libri, cassette, film, finestre ed altri mezzi artistici, tutte cose “dell'arte e dell'immaginazione umana”, gli uomini sono andati oltre a quello che la Scrittura afferma, nel loro tentativo di “supplire” alla rivelazione biblica di ciò che Cristo è. Il Signore Iddio ammoniva esplicitamente di fare aggiunte alla Sua Parola scritta ed Egli ammonisce altrettanto esplicitamente di farsi immagini visive di tutto ciò che Dio è .

Farsi rappresentazioni visive del Signore Gesù, per definizione, significa ritrarsi “un altro Gesù”. Il Signore Gesù nella Sua Persona, carattere ed opera, è divino e perfetto. Non è permesso alcun altro Salvatore di quello proclamato dalla Scrittura . Coloro che affermano di rappresentare solo l'umanità di Gesù Cristo, cadono nell'eresia stessa di Nestorio, perché erroneamente cercano di dividere l'umanità dalla divinità di Cristo, finendo solo per farsi idoli prodotti dall'immaginazione del proprio cuore.

Il Signore, al Suo popolo, volle dare un libro di parole, non un libro di immagini. Qui l'Evangelo stesso è in questione, perché la Scrittura afferma che: “la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo” (Ro. 10:17). L'Evangelo è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede in quanto è scritto, letto, predicato, e comunicato verbalmente. La potenza della Parola risiede nel fatto che essa è la verità di Dio rivelata in proposizioni. Piuttosto che le immaginazioni soggettive create dall'uomo, “la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore” (Eb. 4:12).

E' la verità di Dio rivelata in forma di proposizioni che ha il potere di trasformare i cuori e le menti di coloro che vivono nelle tenebre delle proprie immaginazioni, perché la Sua luce, attraverso la Parola scritta,

è la sola ad essere in grado di illuminare i loro cuori malvagi, i pensieri e gli atti che da essi fluiscono. E' attraverso questo solo metodo che essi saranno persuasi del bisogno che hanno d'un vero Salvatore e saranno pronti per l'Evangelo della sola grazia in cui confidare per sola fede. Le opere visive dell'immaginazione umana, nonostante tutto il loro potere emotivo, sono un mezzo troppo ottuso per portare una persona alla consapevolezza del suo peccato ed all'esplicito Evangelo della grazia che solo la Parola scritta e la verità predicata può portare.

Nonostante questo fatto, non solo un'immagine tridimensionale di Cristo non solo è permessa dalla dottrina ufficiale del Cattolicesimo romano, ma deve essere pure venerata! Il Magistero romano afferma: “Fondandosi sul mistero del Verbo incarnato, il settimo Concilio ecumenico, a Nicea (nel 787), ha giustificato, contro gli iconoclasti, il culto delle icone: quelle di Cristo, ma anche quelle della Madre di Dio, degli angeli e di tutti i santi. Incarnandosi, il Figlio di Dio ha inaugurato una nuova “economia” delle immagini”

La tentazione di rimpiazzare il Signore biblico con un Cristo visibile, domina le nazioni cattoliche in tutto il mondo. Uomini e donne che si dicono cristiani stanno cominciando ad accettarlo. Una figura può essere toccata, veduta, indossata in forma di gioiello, ed è visibile in statue e crocifissi, identificata come oggetto attraverso il quale è possibile accostarsi a Dio ed apprendere di Lui .

La Scrittura, però, afferma chiaramente che: “Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo” (1 Ti. 2:5). E' possibile accostarsi all'Eterno Iddio solo attraverso lo stesso Gesù Cristo . Quando però è presentato al mondo il Salvatore sanguinante della Passione di Gibson, questo fatto sembra lasciato del tutto da parte. Ci chiediamo, perciò, quale peggiore bestemmia vi potrebbe essere che farsi un'immagine di quel Signore Iddio, il quale esplicitamente condanna le immagini? Quei leader evangelici che raccomandano questo film cattolico-romano, contribuiscono a solidificare ulteriormente nella mente di molti l'immagine di questo Cristo contraffatto.

Come abbiamo visto, la chiesa cattolica romana afferma di avere l'autorità di forgiarsi immagini del Signore. Dato che la Bibbia proibisce assolutamente questa pratica, dove troveranno gli evangelici

l'autorità che avalli l'uso che fanno di tali immagini? Sotto quale altro ombrello possono nascondersi se non quello della chiesa cattolica romana? Tagliati fuori dall'autorità biblica, questi evangelici sembrano scivolare sempre di più sotto il sistema d'autorità del Cattolicesimo. In pratica, una volta rinunciato all'autorità biblica ed avendo accettato il sistema papale di autorità riguardo l'uso delle immagini del Signore, che altro accetteranno dall'autorità papale? Questa è una delle imprevedibili conseguenze innescate dal cosiddetto dialogo con la Chiesa cattolica. Dopo avere accettato immagini proibite del Signore, che accetteranno ancora?

Il vero significato della croce come rivelato dalla Parola scritta

La Scrittura dichiara esplicitamente che il significato della crocifissione di Cristo non risiede nelle Sue sofferenze fisiche, ma nella propiziazione che Egli compie dell'ira di Dio .

L'ira di Dio era stata fatta ricadere espressamente su Cristo Gesù, il quale soffrì al massimo grado la Sua non mitigata ira per i peccati del Suo popolo. La pienezza dell'ira di Dio sofferta da Cristo era come il fuoco dal cielo che, nell'Antico Testamento, consumava i sacrifici. L'ira che sarebbe dovuta cadere sul peccatore se non fosse stata propiziata, cadde su di Lui. E' scritto: “E, verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?» cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»” (Mt. 27:46). Il rapporto di rappresentanza di Cristo con il Suo popolo è vero e necessario. L'Iddio tre volte santo reputò giusto punire Cristo per i peccati del Suo popolo, ed accreditare loro della Sua giustizia, e così soddisfare completamente le esigenze della Sua legge. Perché la vita perfetta di Cristo fu seguita da questa terribile punizione? Una stretta sostituzione era necessaria cosicché potesse seguirne l'imputazione al Suo popolo della Sua giustizia.

L'orrore che Cristo dovette subire, perciò, non fu tanto la sua tortura fisica, ma la Sua separazione dal Padre. Nel Suo Spirito Egli sentì tutto il rigore dell'ira di Dio. L'apostolo Paolo lo spiega con precisione: “Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui” (2 Co. 5:22). Cristo Gesù fu “fatto diventare peccato” per il Suo popolo. L'ira della santità di si è infiammata contro di Lui. Egli era l'offerta per il

peccato, il sacrificio per il peccato. “Piacque al SIGNORE di stroncarlo con i patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni, e l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani” (Is. 53:10). Egli era personalmente completamente santo, ma come sostituto dei Suoi, Egli rese Sé stesso legalmente responsabile di fronte al giudizio di Dio. Le conseguenze della fedeltà di Cristo in tutto ciò che fede, culminò nella Sua morte sulla croce e nella susseguente Sua risurrezione. La Sua giustizia è accreditata al credente, “...vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è distinzione” (Ro. 3:22). Era stato Dio a costituire Cristo, legalmente, “peccato per noi”. Egli fu “fatto peccato” perché i peccati del Suo popolo furono trasferiti a Lui e, allo stesso modo, il credente è reso “giustizia di Dio in Lui” perché Dio accredita al credente la fedeltà di Cristo ai precetti della legge. E' chiaro, quindi, che la giustificazione, il messaggio dell'Evangelo, è l'atto della grazia di Dio per il quale il peccatore credente ottiene il perdono dei suoi peccati e la sua riabilitazione legale in Cristo. Cristo, che non aveva peccati propri, fu reso peccato in per i credenti in Lui affinché essi, che non hanno giustizia propria, fossero resi giustizia di Dio in Lui. E' di estrema importanza notare come questo messaggio evangelico biblico nella sua interezza, manchi del tutto dal film, e che al suo posto, sia trasmesso il messaggio tradizionale del Cattolicesimo di Mel Gibson e di Jim Caviezel, che interpreta Cristo.

Un film cattolico con un messaggio cattolico

Mel Gibson è un cattolico tradizionalista. Egli ha prodotto questo film con un immagine di “Cristo” basata sulle apparizioni avute dalla mistica cattolica Anne Catherine Emmerich, che affermò di avere avuto visioni della passione, morte e risurrezione di “Cristo”, registrate nel suo libro: “La dolorosa passione del nostro Signore Gesù Cristo”

“E' di importanza cruciale rendersi conto che le immagini ed il linguaggio che stanno al cuore stesso della Passione di Cristo fluiscano direttamente dalla personale consacrazione del Gibson al Cattolicesimo, in una delle sue forme più tradizionali e misteriose – quella della Messa latina del 16mo secolo. ‘Io non partecipo ad alcun altro rito,' dice il regista alla Eternal Word Television Network, ‘io partecipo solo all'antico rito tridentino. Questo è ciò che io avevo visto

per la prima volta quand'ero bambino. Ritengo che esso informi la propria comprensione di come trascendere il linguaggio. All'inizio io non comprendevo il latino della Messa ... ma comprendevo il significato ed il messaggio di quello che stavano facendo. Lo comprendevo pienamente: era emozionante ed efficace, se posso dire così'. L'obiettivo del film è di scuotere lo spettatore moderno giustapponendo direttamente il sacrificio della croce al sacrificio dell'altare – il che è la stessa cosa', dice Gibson. L'antica unione fra simboli e suoni non ha mai perduto la sua presa su di lui. ‘In queste lingue morte' dice, vi è molta potenza”

E' proprio così che la Chiesa di Roma giustappone il sacrificio della croce con il sacrificio della Messa, ed a questo il Gibson dà chiara testimonianza. Essa insegna che la Messa ed il sacrificio di Cristo non siano che “un unico sacrificio”. Essa dichiara: “Il sacrificio di Cristo e il sacrificio dell'Eucaristia sono un unico sacrificio: Si tratta infatti di una sola ed identica vittima e lo stesso Gesù la offre ora per il ministero dei sacerdoti, egli che un giorno offrì sé stesso sulla croce: diverso è solo il modo di offrirsi. In questo divino sacrificio, che si compie nella Messa, è contenuto ed immolato in modo incruento lo stesso Cristo, che si offrì una sola volta in modo cruento sull'altare della croce” . Fondere assieme le immagini del sacrificio della Croce con il sacrificio della Messa, è estremamente pericoloso per la condizione della propria anima. La perfezione divina la si vede nel fatto che il sacrificio del Signore Gesù Cristo sulla croce era un sacrificio offerto una volta per sempre. Proporre una ripetizione di quell'unico sacrificio, offerto una volta per sempre, significa sostituire una verità con una menzogna, presupponendo così che il quel sacrificio di Cristo non sia sufficiente, e quindi sia imperfetto. Questa è null'altro che un'orrenda bestemmia contro il Dio tre volte santo. Nel Cattolicesimo e nel film sulla Passione, sovrapporre espressamente il sacrificio della Croce con il sacrificio della Messa, non fa altro che produrre una menzogna teatrale che serve solo per ingannare quelle stesse persone che vorrebbe, invece, aiutare.

Al riguardo del film, Gibson dichiara: “Esso riflette le mie persuasioni” . Egli pure afferma in un'intervista: “Non vi può essere salvezza al di fuori della Chiesa [cattolica] come essa la crede” . E' chiaro, quindi, che davanti a noi c'è solo un film cattolico, fatto da un regista cattolico, con consulenti teologici cattolici ed un messaggio cattolico. Secondo il

sito Web “Catholic Passion Outreach”, “La Passione di Cristo offre l'opportunità unica nella propria vita di diffondere, rafforzare e condividere la fede cattolica con la vostra famiglia ed amici” . E' quindi ovvio, sia da questa che da altre fonti cattoliche, come i cattolici vedano questo film come un modo eccellente di trasmettere il messaggio del Cattolicesimo romano.

Il rapporto di Cristo con il Padre rimpiazzato da “Maria” che offre suo Figlio

Il sacrificio volontario di Cristo stesso sulla croce e la Sua susseguente risurrezione, è il più grande avvenimento della storia, il culmine degli eterni propositi di Dio. Il sacrificio, come espresso dalla Scrittura, manifesta il rapporto unico e distintivo di Cristo con Dio Padre. La prontezza di Cristo nell'adempiere la volontà del Padre è espressa dalle parole: «Ecco, vengo per fare la tua volontà» (Eb. 10:9). La volontà del Padre si focalizza nel sacrificio del Figlio per soddisfare la Sua divina giustizia attraverso la redenzione operata da Cristo, che rappresenta la propiziazione della Sua giusta ira. Era un atto della Sua volontà ed efficace al massimo grado per il Suo popolo. L'inestimabile doppia potenza del perfetto sacrificio di Cristo, è proclamata dallo Spirito Santo: “n virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre” (Eb. 10:10). Il sacrificio di Cristo ha origine nella volontà di Dio Padre. Era essenziale che il Padre volesse chiamare Suo Figlio a quest'opera, perché Egli era la Persona alla quale doveva essere resa la soddisfazione. Il sacrificio corrispondeva ai piani ed ai propositi di Dio Padre: “quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste” (At. 2:23); “Gesù, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio, e aspetta soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati” (Eb. 10:12-14).

L'offerta unica di Cristo, voluta dal Padre, fu offerta. In vista di questo perfetto sacrificio, osare di proporre un rapporto di Cristo con Maria, significa denigrare la stessa volontà e propositi di Dio Padre. Questo sacrilegio profano è esattamente ciò che viene rappresentato in questo film cattolico. Andrei J. Webb nota: “La Passione di Cristo ci

lascia con una visione del sacrificio di Cristo che è solo dolorosa e che pone in netto rilievo la nozione cattolica-romana non solo dell'importanza dell'agonia di Cristo, ma pure quella di Maria che ‘offre Suo Figlio'. In un'intervista con Zenit, l'agenzia stampa cattolica- romana, Padre Thomas Rosica, il prete che sovrintese la Giornata Mondiale della Gioventù 2002 e la sua Via Crucis attraverso le strade di Toronto, illustra come ‘La Passione di Cristo' sia del tutto in linea con la teologia cattolica-romana, usi contenuti extra biblici per esagerare massicciamente il ruolo di Maria. ‘Una scena, in particolare, è molto commovente. Mentre Gesù cade sulla Via Crucis, c'è un flashback di una sua caduta a Gerusalemme quand'era bambino e sua madre corre dalla casa per tirarlo su. L'interazione fra Maria e Gesù, in questo film, è commovente, e raggiunge il suo apice nella scena della Pietà. La Madre del Signore invita ciascuno di noi a condividere la Sua afflizione contemplando suo Figlio' . Quest'uso di materiale extra biblico, l'accento sulle sofferenze fisiche, l'esagerazione del ruolo di Maria, e l'esplicita teologia cattolica- romana, non dovrebbe sorprenderci, perché questi sono i segni distintivi dell'ispirazione primaria del film: La Dolorosa Passione del Nostro Signore Gesù Cristo [di Anne Catherine Emerich] .

La fruttuosa interazione fra Padre e Figlio

Attraverso il Suo sacrificio Cristo ha trionfato, ed Egli darà perfettamente a coloro che vengono a Lui, libertà dalla colpa, dal potere e dal castigo del peccato. Egli farà loro possedere, in modo certo e sicuro, perfetta santità e la gioia della comunione con Sé e con il Padre. “«Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità». Ora, dove c'e perdono di queste cose, non c'è più bisogno di offerta per il peccato” (Eb. 10:17,18). I peccati e le iniquità del vero credente non saranno più neppure rammentati dal Padre! Questa manifestazione delle ricchezze della grazia di Dio, e la sufficienza del rapporto di Cristo con Dio Padre nella soddisfazione della croce, fa sì che: “Ora, dove c'e perdono di queste cose, non c'è più bisogno di offerta per il peccato” (Eb. 10:18). Nulla potrà mai separare la perfezione dell'accordo fra Padre e Figlio.

La sincerità del Gibson non la si vuole mettere assolutamente in dubbio. Eppure, l'inganno assolutamente malvagio del suo proposito – rappresentare la comprensione classica del Cattolicesimo romano

sulla crocifissione di Cristo – congiunta a un mezzo di comunicazione molto efficace, raggiunge il suo culmine nel promuovere bestemmia e disprezzo per l'Iddio santo e la Sua Parola! Senza dubbio questo è l'esatto opposto di ciò che Gibson sperava d'ottenere. E' chiaro, che Gibson stesso e Jim Caviezel, che interpreta nel film il ruolo di Cristo, sono coloro che più di tutti sono stati ingannati dal messaggio del Cattolicesimo. Sulla base dell'autorità della sola Scrittura, possa l'Iddio sommamente santo, nella Sua misericordia, concedere la Sua grazia a questi poveretti per la salvezza della loro anima attraverso la sola fede nel solo Cristo Gesù e per la sola gloria di Dio!

L'influenza sul film delle apparizioni di “Maria” a Medjugorie

Le apparizioni di “Maria” a Medjugorie in Bosnia ed Herzegovina, hanno avuto pure un enorme impatto sul film. La Chiesa cattolica razionalizza l'accoglienza d'altre fonti di rivelazione extra-biblica, affermando che i fedeli cattolici ordinari accolgono tutto ciò che il Magistero (l'insegnamento ufficiale della Chiesa romana) li guida ad accettare . Essa, però, consolida il suo potere sui cattolici ordinari, negando in pratica che quella rivelazione sia completa e definitiva. “L'ultimo secolo e mezzo ha visto numerosi resoconti di apparizioni della beata Vergine Maria. Si dice che Gesù stesso parli ad alcuni di questi veggenti. Alcune fra queste apparizioni hanno ricevuto l'approvazione ufficiale della Chiesa cattolica romana” . “La Madonna continua a trasmettere messaggi a sei giovani del villaggio di Medjugorie: Ivan, Jakov, Maeija, Mirjana, Vicka, e Ivanka. Questi sei giovani (da ora in poi chiamati “veggenti”) hanno avuto apparizioni della Beata Vergine Maria dal 24 giugno 1981” . L'influenza della “Maria” di Medjugorie è stata documentata nel caso di Jim Caviezel, che nel film interpreta Cristo. In un'intervista con il fr. Mario Knezovic in Medjugorie, il 6 dicembre 2003, Caviezel disse: “Avevo sette anni ed il nostro prete ci mostrò un film di bambini durante un'apparizione. Ci dicevano che era tutto vero. Noi eravamo di una comunità cattolica mista, in gran parte croata ed italiana. Non sembrava difficile credere. Mi ci è voluto 15 anni per farlo. Quando giunsi alla fede, conobbi immediatamente – da quel che era il sentimento del mio cuore – che era tutto vero. Non ho visto alcun segno, ma sono stato cattolico per tutta la mia vita e non ho mai sentito in confessione ciò che ho provato là. Era come una stupefacente guarigione ”.

Il fr. Mario Knezovitch gli disse: “Il film ‘La passione di Cristo', in cui interpreta la parte di Gesù, è quasi terminato. Com'era interpretare il ruolo di Gesù? In che hodo ha riaggiustato il suo corpo e la sua anima a quelli di Gesù? Com'era dover essere Gesù?”. Jim Caviezel rispose: “La catarsi per me di interpretare questo ruolo è avvenuta a Medjugorie, attraverso Gospa. Per prepararmene, ho usato tutto ciò che Medjugorie poteva offrire. Mel Gibson e io andavamo ogni giorno a Messa insieme. Quei giorni che non potevo andare a Messa, mi facevo dare comunque l'Eucaristia. Ad un certo punto ho udito che il Papa si faceva confessare ogni giorno, così ho pensato che anch'io avrei dovuto confessarmi il più spesso possibile, così la confessione, per me, era la preparazione per l'Eucaristia. Ivan Dragicevic e sua moglie Lorraine mi diedero una volta un pezzo della vera croce. L'ho tenuto su di me per tutto il tempo: mi ero fatto fare per esso una tasca speciale nei miei vestiti. Avevo anche delle reliquie di Padre Pio, S. Antonio di Padova, S. Maria Goretti e S. Denisio, il patrono degli attori. Un'altra cosa che facevo era digiunare. Leggevo continuamente molti dei messaggi. Ogni giorno mi potevano vedere con il rosario in mano” .

Il fatto che il messaggio di “Maria” a Medjugorie avesse influenzato così profondamente Jim Caviezel, mostra il suo punto di vista e quello del film dove interpreta il ruolo principale. Medjugorie insegna che le sofferenze di Cristo sono l'offesa, o il grande peccato contro Dio, “Fate riparazioni per la ferita inflitta al Cuore di Mio Figlio” ..

La verità è che le ferite inflitte a Cristo sono la ragione stessa per cui noi non dobbiamo fare riparazione alcuna, ma solo credere nell'Evangelo. Il messaggio di Medjugorie mostra disprezzo per la santità ed il proposito della Croce di Cristo. La bestemmia di Medjugorie ha avuto la sua influenza sul fil. L'autorità della Scrittura pesa sulla questione: “Non c'è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce” (2 Co. 11:14). Tali oggetti come pezzi di ossa portati addosso come reliquie da Jim Caviezel, possono sembrare delle pratiche occulte, ma per un cattolico si tratta di dottrina ufficiale . Il papato pure incoraggia la gente a contattare i morti

Un momento definito per il tempo presente
Le varie immagini visive formano il fondamento dell'apprendimento

nel mondo moderno, e così molti video su Cristo sono stati accettati in circoli evangelici. Questa idolatria ha raggiunto nuove altezze nell'inimitabile ritratto delle sofferenze di Cristo nel film sulla Passione. Il Cristo che vi è rappresentato, però, non è il Cristo della Bibbia. Le sofferenze non sono quelle di Colui che è stato “fatto peccato” a causa dei peccati del Suo popolo. Certo, dipinge orrende sofferenze, sopportate in maniera eroica, e molte di queste sono sovrapposte al sacrificio cattolico della Messa. Questa pesante manipolazione delle emozioni della gente, promossa attraverso immagini seducenti e strane parole pronunciate di Aramaico, equivale alla fine attuare insieme sia una bestemmia contro Dio che un inganno del pubblico.

Questo alto punto di idolatria è evidenza oggi di una svolta epocale: è molto simile all'idolatria di Geroboamo, il quale peccò egli stesso e fece peccare Israele . Intere famiglie e regni furono rovinate dall'idolatria di Geroboamo. Quando uomini influenti agiscono perfidamente, essi trascinano molti altri nella loro colpa e nella loro trappola. Moltitudini seguiranno le loro vie perniciose. Il Signore Iddio abbandonò Israele alla loro idolatria a causa del peccato di Geroboamo.

Con tutta serietà, sembra proprio che oggi il Signore Iddio potrebbe abbandonare il mondo evangelico all'inganno verso il quale sembrano correre a braccia aperte. Essi potranno bene finire all'inferno con una lunga processione che li seguirà, e la loro condanna sarà intollerabile. Essi dovranno rendere conto non solo dei propri peccati, ma anche dei peccati nei quali avranno trascinato altri con la loro influenza. Nell'Antico Testamento, il giudizio cadeva sul popolo di Israele proprio per essersi conformato all'idolatria di Geroboamo. Oggi, sia guide cieche che ciechi seguaci sembrano pronti a cadere nel fosso. “Ravvediti dunque, altrimenti fra poco verrò da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca” (Ap. 2:16).

E' il preciso dovere delle chiese, dei pastori, degli anziani e dei leader evangelici che hanno peccato in questa marea idolatria con l'uso di immagini, video, e film su Cristo, quello di ravvedersene pubblicamente. E' dovere dello stesso popolo cristiano ravvedersi di questi peccati quando ne sono stati complici. Quando Iddio verrà per punire i membri corrotti del Suo popolo, la Sua reprimenda sarà amara. Nessuna spada è più affilata, né causa maggiori ferite, che la

spada della bocca di Cristo. Preghiamo sinceramente che la verità della Parola di Dio tocchi la coscienza di coloro che hanno peccato, stanno peccando, o stanno portando altri a peccare. Se le minacce del Signore saranno eseguite, i peccatori saranno tagliati via senza possibilità di scampo. Preghiamo veramente che la Parola di Dio possa fare breccia nei peccatori, inclusi noi stessi, secondo la Parola che dice: “Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse” (Eb. 10:23), “Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna. Figlioli, guardatevi dagl'idoli” (1 Gv. 5:20,21).

Gli autori autorizzano a copiare questo articolo se fatto nella sua interezza e senza alcun cambiamento. Si autorizza pure a pubblicare questo articolo nella sua interezza su pagine web dell'Internet. Lo spazio web di Richard Bennett è: http://www.bereanbeacon.org . Virgil Dunbar può essere contattato via E-Mail a: vdunbar@aol.com . Virgil Dunbar ha scritto un libro su questo argomento: “Cristo non può essere rappresentato – non si può fare di Dio un'opera artistica” (Christ Can't Be Pictured—God is not like Art). Il libro è disponibile presso Richard Bennett. $7.00 includes postage. P. O. Box 192 Del Valle, TX 79617 , USA. Molto altro ancora su questo argomento presso: http://tinyurl.com/3flxd o presso: http://www.christianity.com/partner/Article_Display_ Page/0,,PTID23682| CHID125043|CIID1716514,00.html

Traduzione di Paolo Castellina ( pcastellina@despammed.com ) del 1 marzo 2004.

Estratti dell'articolo precedente per pubblicazioni Opportunità evangelistica o bestemmia contro Cristo?

Un ulteriore ed efficace strumento propagandistico del cattolicesimo romano che pare sia riuscito ad ingannare anche molti evangelici.

Segnalo un vasto articolo da me tradotto a commento del film “La passione di Cristo” di Mel Gibson, scritto da due ex sacerdoti cattolici, la cui versione originale la si può trovare (sia per iscritto che audio)

presso: http://www.bereanbeacon.org ). Ne riporto qui alcuni estratti.

--- Questo film viene pubblicizzato come la più grande opportunità evangelistica della storia, concetto caro al cuore di ogni evangelico. Persino i media secolari, giornali, riviste, TV, radio, l'Internet, contribuiscono a nutrire quella che potrebbe essere considerata una vera e propria frenesia per questo film. L'adulazione per questo film sembra non conoscere frontiere. L'accoglienza data da gran parte del mondo evangelicale per il film del Gibson rivela la realtà impressionante – e forse apocalittica – della condizione del cristianesimo popolare oggi. Forse che la storia parlerà di questo evento come del più grande impulso, a livello popolare, per la convergenza fra evangelicalismo e cattolicesimo romano? La Chiesa di Roma ha fatto molto per condurre l'evangelicalismo moderno ad accettare la legittimità e l'utilità di forgiarsi immagini che rappresentino il Cristo. Come i cattolici, molti evangelicali, oggi non sembrano rendersi conto come una tale attività sia idolatrica. L'apostolo Paolo sottolinea il fatto che l'idolatria implichi mutare la gloria dell'Iddio incorruttibile in un'immagine simile all'uomo corruttibile. Egli pure dice agli ateniesi: “Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana” (At. 17:29).

--- Farsi rappresentazioni visive del Signore Gesù, per definizione, significa ritrarsi “un altro Gesù” ... Il Signore, al Suo popolo, volle dare un libro di parole, non un libro di immagini. Qui l'Evangelo stesso è in questione, perché la Scrittura afferma che: “la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo” (Ro. 10:17).

--- Come abbiamo visto, la chiesa cattolica romana afferma di avere l'autorità di forgiarsi immagini del Signore. Dato che la Bibbia proibisce assolutamente questa pratica, dove troveranno gli evangelici l'autorità che avalli l'uso che fanno di tali immagini? Sotto quale altro ombrello possono nascondersi se non quello della chiesa cattolica romana? Tagliati fuori dall'autorità biblica, questi evangelici sembrano scivolare sempre di più sotto il sistema d'autorità del Cattolicesimo. In pratica, una volta rinunciato all'autorità biblica ed avendo accettato il sistema papale di autorità riguardo l'uso delle immagini del Signore,

che altro accetteranno dall'autorità papale? Questa è una delle imprevedibili conseguenze innescate dal cosiddetto dialogo con la Chiesa cattolica. Dopo avere accettato immagini proibite del Signore, che accetteranno ancora?

--- Mel Gibson è un cattolico tradizionalista. Egli ha prodotto questo film con un immagine di “Cristo” basata sulle apparizioni avute dalla mistica cattolica Anne Catherine Emmerich, che affermò di avere avuto visioni della passione, morte e risurrezione di “Cristo”, registrate nel suo libro: “La dolorosa passione del nostro Signore Gesù Cristo”.

--- “E' di importanza cruciale rendersi conto che le immagini ed il linguaggio che stanno al cuore stesso della Passione di Cristo fluiscano direttamente dalla personale consacrazione del Gibson al Cattolicesimo, in una delle sue forme più tradizionali e misteriose – quella della Messa latina del 16mo secolo ... L'obiettivo del film è di scuotere lo spettatore moderno giustapponendo direttamente il sacrificio della croce al sacrificio dell'altare – il che è la stessa cosa', dice Gibson. L'antica unione fra simboli e suoni non ha mai perduto la sua presa su di lui. ‘In queste lingue morte' dice, vi è molta potenza”. E' proprio così che la Chiesa di Roma giustappone il sacrificio della croce con il sacrificio della Messa, ed a questo il Gibson dà chiara testimonianza. Essa insegna che la Messa ed il sacrificio di Cristo non siano che “un unico sacrificio”. Essa dichiara: “Il sacrificio di Cristo e il sacrificio dell'Eucaristia sono un unico sacrificio: Si tratta infatti di una sola ed identica vittima e lo stesso Gesù la offre ora per il ministero dei sacerdoti, egli che un giorno offrì sé stesso sulla croce: diverso è solo il modo di offrirsi. In questo divino sacrificio, che si compie nella Messa, è contenuto ed immolato in modo incruento lo stesso Cristo, che si offrì una sola volta in modo cruento sull'altare della croce”.

--- La sincerità del Gibson non la si vuole mettere assolutamente in dubbio. Eppure, l'inganno assolutamente malvagio del suo proposito – rappresentare la comprensione classica del Cattolicesimo romano sulla crocifissione di Cristo – congiunta a un mezzo di comunicazione molto efficace, raggiunge il suo culmine nel promuovere bestemmia e disprezzo per l'Iddio santo e la Sua Parola! Senza dubbio questo è l'esatto opposto di ciò che Gibson sperava d'ottenere. E' chiaro, che Gibson stesso e Jim Caviezel, che interpreta nel film il ruolo di Cristo, sono coloro che più di tutti sono stati ingannati dal messaggio del

Cattolicesimo. Sulla base dell'autorità della sola Scrittura, possa l'Iddio sommamente santo, nella Sua misericordia, concedere la Sua grazia a questi poveretti per la salvezza della loro anima attraverso la sola fede nel solo Cristo Gesù e per la sola gloria di Dio!

--- Le apparizioni di “Maria” a Medjugorie in Bosnia ed Herzegovina, hanno avuto pure un enorme impatto sul film.

--- Jim Caviezel (l'attore che nel film interpreta Cristo) rispose: “La catarsi per me di interpretare questo ruolo è avvenuta a Medjugorie... Per prepararmene, ho usato tutto ciò che Medjugorie poteva offrire. Mel Gibson e io andavamo ogni giorno a Messa insieme. Quei giorni che non potevo andare a Messa, mi facevo dare comunque l'Eucaristia. Ad un certo punto ho udito che il Papa si faceva confessare ogni giorno, così ho pensato che anch'io avrei dovuto confessarmi il più spesso possibile, così la confessione, per me, era la preparazione per l'Eucaristia ... Ivan Dragicevic e sua moglie Lorraine mi diedero una volta un pezzo della vera croce. L'ho tenuto su di me per tutto il tempo: mi ero fatto fare per esso una tasca speciale nei miei vestiti. Avevo anche delle reliquie di Padre Pio, S. Antonio di Padova, S. Maria Goretti e S. Denisio, il patrono degli attori. Un'altra cosa che facevo era digiunare. Leggevo continuamente molti dei messaggi. Ogni giorno mi potevano vedere con il rosario in mano”.

--- Le varie immagini visive formano il fondamento dell'apprendimento nel mondo moderno, e così molti video su Cristo sono stati accettati in circoli evangelici. Questa idolatria ha raggiunto nuove altezze nell'inimitabile ritratto delle sofferenze di Cristo nel film sulla Passione.

--- Con tutta serietà, sembra proprio che oggi il Signore Iddio potrebbe abbandonare il mondo evangelico all'inganno verso il quale sembrano correre a braccia aperte.

--- E' il preciso dovere delle chiese, dei pastori, degli anziani e dei leader evangelici che hanno peccato in questa marea idolatria con l'uso di immagini, video, e film su Cristo, quello di ravvedersene pubblicamente. E' dovere dello stesso popolo cristiano ravvedersi di questi peccati quando ne sono stati complici ... Preghiamo sinceramente che la verità della Parola di Dio tocchi la coscienza di coloro che hanno peccato, stanno peccando, o stanno portando altri a

peccare”. End Notes

1. „Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile“ (Ro. 1:22).

2. Esodo 20:4; Deuteronomio 4:12-16.
3. Deuteronomio 4:2; 12:32; Proverbi 30:6 ed Apocalisse 22:1. 4. Esodo 20:4,5; Deuteronomio 4:5-28.
5. 2 Corinti 11:4.
6. Catechismo della Chiesa Cattolica (1994), paragrafo 2131 [in:

http://www.christusrex.org/www1/catechism/CCC3-it.html ]. 7. Codice di Diritto Canonico, [in:

http://www.intratext.com/IXT/ITA0276/_P4A.HTM ]. Canone 1188, „Sia mantenuta la prassi di esporre nelle chiese le sacre immagini alla venerazione dei fedeli; tuttavia siano esposte in numero moderato e con un conveniente ordine, affinché non suscitino la meraviglia del popolo cristiano e non diano ansa a devozione meno retta” . Vedi anche Catechismo, op. cit., 2132 “Il culto cristiano delle immagini non è contrario al primo comandamento che proscrive gli idoli. In effetti, "l'onore reso ad un'immagine appartiene a chi vi è rappresentato", [San Basilio di Cesarea, Liber de Spiritu Sancto, 18, 45: PG 32, 149C] e "chi venera l'immagine, venera la realtà di chi in essa è riprodotto" [Concilio di Nicea II: Denz. - Schönm., 601; cf. Concilio di Trento: ibid. , 1821-1825; Conc. Ecum. Vat. II: Sacrosanctum concilium 126; Id., Lumen gentium, 67]. L'onore tributato alle sacre immagini è una "venerazione rispettosa", non un'adorazione che conviene solo a Dio”. Questa, però, è l'idea stessa che ebbe Aaronne quando fece costruire il vitello d'oro attraverso il quale i figli di Israele avrebbero potuto adorare Dio [Esodo 32:4,5].

8. Ebrei 8:6; 9:15.

9. Romani 3:25: „Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato”. Vedi pure 1 Giovanni 4:10 “In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” .

10. La pubblicità cattolica a questo libro afferma: “Mel Gibson ha basato il suo film “La Passione di Cristo” su questo libro! Fedele al

racconto biblico della Passione e morte di Gesù (sic), esso vi integra molti dettagli. E' pure meraviglioso il ruolo della Beata Madre nella nostra redenzione. Esso descrive con incredibili dettagli le orrende sofferenze sopportate dal Salvatore nel Suo sovrumano atto eroico di redenzione. Vedi www.catholiccompany.com/product_detail.cfm?ID= 2739 .

11. Vedi: www.gosanangelo.com/sast/lv_religion/article/0,1897,SAST_4948_ 2601442 ,000.html

12. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1367, op. cit. 13. www.ewtn.com/WorldOver/ 2/17/04.
14. The New Yorker , September 15, 2003.
15. http://216.239.51.104/search?

q=cache:zUEbH4Mz2hgJ:passion.catholicexch ange.com / 2/17/04 16. Father Thomas Rosica on Mel Gibson's “The Passion”, National

Director of World Youth Day 2002 Weighs in on Film (2004-02-06) 17. Vedi l'eccellente articolo di Andrew J. Webb:

http://216.239.51.104/search?
q=cache:E3yWW AGCuC8J:forums.5solas.org/showthread.

php%3Fgoto%3Dlastpost%26t%3D1518+%22s 2/19/04. 18. Catechismo della Chiesa cattolica, par. 67.
19. www.apparitions.org/ 3/20/03
20. www.medjugorje.org/ 3/20/03

21. www.medjugorje.hr/Int%20Caviezel%20ENG.htm 2/17/04
22. www.medjugorje.hr/Int%20Caviezel%20ENG.htm 2/17/04.
23. “Cari figli, questa sera io prego affinché voi veneriate in particolar

modo il Cuore di Mio Figlio. Fate riparazioni per la ferita inflitta al cuore di Mio Figlio. Quel Cuore è stato offeso da ogni tipo di peccati” (Da “Parole dal cielo: Messaggi di Nostra Signora di Medjugorie, 5° edizione, Birmingham, AL, St. James Publishing Company, 1991), messaggio del 5 aprile 1985, p. 162.

24. “Oltre che della liturgia dei sacramenti e dei sacramentali, la catechesi deve tenere conto delle forme della pietà dei fedeli e della religiosità popolare. Il senso religioso del popolo cristiano, in ogni tempo, ha trovato la sua espressione nelle varie forme di pietà che circondano la vita sacramentale della Chiesa, quali la venerazione delle reliquie, le visite ai santuari, i pellegrinaggi, le processioni, la Via Crucis, le danze religiose, il rosario, le medaglie, ecc.” (Catechismo della Chiesa Cattolica, op. cit. par. 1674).

25. “...santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti perché

siano assolti dai peccati... ha offerto per loro anche i suoi suffragi. La nostra preghiera per loro può non solo aiutarli, ma anche rendere efficace la loro intercessione in nostro favore” (Catechismo della Chiesa Cattolica, op. cit. par. 958).

26. I Re 14:7-20.