“Mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia.” Romani 4:5
Ho servito come sorella in un ordine religioso per circa cinquant’anni e in tutto quel tempo non ebbi mai l’occasione di sentire il vero Vangelo. Ci sono cose che possono essere trascurate, ma con il Vangelo non ci puo’ essere compromesso, perche’ il Vangelo e’ il potere di Dio per la salvezza. Un Vangelo falso non puo’ avere tale potere e qualsiasi chiesa che predica un Vangelo sbagliato, priva i suoi membri del messaggio fondamentale ed essenziale, il messaggio della salvezza.
Insegnanti falsi all’inizio della storia della Chiesa
Nella Bibbia leggiamo della chiesa in Galazia in cui falsi insegnanti divulgavano un Vangelo diverso. Tornavano indietro alla legge, insegnando che, oltre a credere in Gesu’ Cristo, era necessario osservare certe leggi religiose, facendo del Cristianesimo un insieme di regole e leggi attraverso le quali ci si poteva guadagnare il Paradiso. Galati capitolo 3 ci dice che Cristo ci ha redento dal giogo della legge e che Lui e’ dove la legge finisce. Se mescoliamo Gesu’ con leggi religiose per ottenere la salvezza, ci allontaniamo dalla grazia. Non possiamo confidare sia nella legge che nella grazia allo stesso tempo, per cui, se cerchiamo di mescolare le due cose, ci sottoponiamo ancora alla legge. Se aggiungiamo qualcosa al lavoro compiuto e terminato sulla croce, Cristo non ci serve. Se la salvezza proviene dall’obbedienza alla legge, allora Cristo mori’ invano. In Galati 3:21 leggiamo “La legge è essa dunque contraria alle promesse di Dio? Così non sia; perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sì, la giustizia sarebbe venuta dalla legge”. Questo e’ l’aspetto importante dell’essere sotto la legge- dobbiamo essere i nostri propri salvatori, ma la Bibbia dice che nessuno puo’ salvarsi obbediendo alla legge. Non ci sorprende quindi che l’apostolo Paolo nella sua Epistola ai Galati si servi’ di parole incisive per dire che se qualcuno, fosse anche un angelo dal Paradiso, venisse a predicare un Vangelo diverso da quello che lui predicava, quella persona sia maledetta.
I miei tentativi di vivere sotto la Legge
Come i Galati, anch’io cercavo di salvarmi attraverso un misto di legge e grazia. Riponevo la mia fede in Gesu’, ma anche nelle mie azioni, cercando di guadagnarmi il Paradiso e le cose di Dio, cercando di comportarmi il meglio possibile, invece di ricevere la salvezza come un dono. Il Vangelo non era La Buona Novella, perche’ il peso della salvezza era sulle mie spalle. Alla fine potevo solo sperare di essere salvata nonostante tutte le messe, sacramenti, preghiere e altre buone opere. Comportandomi da brava persona per essere accettata da Dio, mi facevo, secondo cio’ che e’ scritto in Galati 5:3, debitrice di tutta la legge. Ero obbligata a sottomettermi ad uno standard di perfezione uguale a quella di Dio. Non sapevo come confidare in Gesu’ e in Lui solo come mio Salvatore. Non sapevo che non era in virtu’ delle mie buone opere, ma credendo ed accettando il prezzo perfetto pagato da Gesu’ quando verso’ il Suo sangue per me sul Calvario, che io potevo essere salvata. Quando sentii il messaggio del Vangelo, la verita’ mi libero’. Lodo Dio che sto imparando a dipendere sempre di piu’ dal Signore Gesu’ per cio’ di cui ho bisogno, sia in questa vita, che per l’eternita’.
Carestia in Irlanda
Un libro di catechismo della Chiesa Cattolica insegna questo: “ I vescovi hanno come missione quella di predicare il Vangelo a tutte le creature affinche’ possano ottenere la salvezza attraverso la fede, il Battesimo e l’ubbidienza ai comandamenti”.Questo e’ un Vangelo di opere. Mescolando legge e grazia, la Chiesa Cattolica e’ caduta nello stesso errore dei Galati. Una chiesa che riconosce molta della verita’ della Parola di Dio, ma che non rappresenta con accuratezza il Vangelo, e’ il tipo di chiesa in cui ero cresciuta in Irlanda. Mi era stato detto che quella era l’unica vera chiesa e per piu’ di sessanta anni, non l’ho mai dubitato o messo in questione.
La seconda di dieci figli, avevo come esempio bravi genitori, membri fedeli della loro chiesa. Se la mia famiglia fosse stata giudicata secondo gli insegnamenti e tradizioni della Chiesa Cattolica, avremmo avuto buone ragioni per sperare in un posto in Paradiso. Ma la Bibbia ci dice che verremo tutti giudicati, non secondo gli insegnamenti di una chiesa in particolare, ma secondo la Parola di Dio. “Le parole che ho pronunciato, quelle vi giudicheranno negli ultimi giorni” (Gio. 12-48). Ai tempi della mia gioventu’, non c’era una singola copia della Bibbia in casa mia. Sono felice di dire che sotto quell’aspetto ci sono stati cambiamenti.
Qui in Irlanda, parliamo ancora della carestia del 1840 quando il raccolto di patate falli’ e un milione di persone mori’ di fame, ma esiste una carestia di un altro tipo, una carestia descritta nella Bibbia in questo modo: “Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, l'Eterno, ch'io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d'acqua, ma la fame e la sete d'udire le parole dell'Eterno. (Amos 8:11) La carestia e’ sicuramente arrivata in Irlanda, ma e’ incoraggiante sapere che da vari anni anni a questa parte sempre piu’ persone si incontrano insieme per studiare la Bibbia e divorare la Parola di Dio.
La morte di mia madre in Irlanda
In Inghilterra, dove passai la maggior parte della mia vita religiosa, ero un’ entusiasta credente nel movimento carismatico, considerato da molti come genuina manifestazione dello Spirito Santo. Frequentai inoltre alcuni incontri cristiani con migliaia di Cristiani provenienti da diverse nazioni. Quando ricevetti il permesso dai miei superiori religiosi di andare a casa per prendermi
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cura di mia madre durante i suoi ultimi sei anni di vita,ebbi l’opportunita’ di ascoltare programmi radio cristiani in cui il messaggio di salvezza del Vangelo veniva predicato regolarmente. Quando mia madre mori’ all’eta’ di 95 anni, non avevo ancora compreso il Vangelo e cosi’ non mi fu possibile aiutarla ad avere la sicurezza della sua salvezza. Mi ricordo pero’ con gioia le sue parole il giorno che mori’: “Voglio che Gesu’ mi venga a prendere oggi.” Quelle furono parole preziose. Durante quegli anni passati a casa, fui in contatto con un mio nipote, Tom Griffin, il quale ebbe un’influenza spirituale molto positiva sulla mia vita. Faceva parte di una chiesa cristiana e mi fece conoscere J.P.Walsh, il quale era il leader di uno studio biblico settimanale, locale. Tutto cio’ mi porto’ eventualmente a scoprire l’amore di Dio e il messaggio di liberta’ del Vangelo.
La giustizia di Cristo accessibile a me
“Giustizia” fu la parola chiave che apri’ per me la Verita’ del Vangelo. Trovai la parola nella descrizione che Paolo fa del Vangelo nella lettera ai Romani 1:16. “Il Vangelo e’ il potere di Dio per la salvezza per tutti coloro che credono; poiche’ e’ la giustizia di Dio rivelata.” La giustizia di Dio e’ quello che serve per andare in Paradiso. Quello che Dio richiede e’ perfezione: niente di meno che la sua perfezione, Questo per me era un concetto nuovo perche’ fino ad allora avevo solo pensato alla mia perfezione e a come potevo salvare la mia anima. Avrei potuto essere paragonata agli Ebrei in Romani 10:3, “Perché, ignorando la giustizia di Dio, e cercando di stabilir la loro propria, non si son sottoposti alla giustizia di Dio.” Non conoscevo la giustizia divina. Per essere salvati serve una purezza come quella di Dio e sapevo che nessuno avrebbe mai potuto raggiungerla. Questo e’ il significato del Vangelo: cio’ che Dio richiede da noi, lo provvede anche. La Buona Novella e’ che se crediamo in Gesu’ Cristo, e che con la sua morte sulla croce, la sepoltura e la sua resurrezione pago’ il prezzo del nostro peccato, possiamo essere salvati. La Bibbia la mette cosi’: “Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l'ha fatto esser peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.”
2 Cor. 5:21. In cambio del mio peccato, Dio mi da’ la purezza di Gesu’, la purezza di Dio in cambio del mio peccato! Questa e’ la Buona Novella, il Vangelo in un guscio.
Salvezza tramite grazia
La parola di Dio ci dice che la salvezza si puo’ ottenere solo tramite grazia. Ben presto scoprii perche’: la salvezza e’ un dono da Dio e non si puo’ ottenere con opere. In Isaia 64:6 e’ scritto, “Tutta la nostra giustizia e’ come uno straccio immondo” quando confrontato con l’infinita giustizia di Dio. Tutti I miei migliori tentativi, la mia fedelta’, le mie opere buone non sono nient’altro che stracci sporchi che non possono ottenermi il paradiso. Non potrei mai guadagnarmi il paradiso, e per questo Gesu’ l’ha fatto lui stesso per me. Io vengo a Dio con mani vuote, non con la mia grande obbedienza alle leggi, le mie penitenze e la mia santita’. Io dipendo totalmente da Gesu’ e da quello che Lui ha fatto per me. Paolo, una volta giudeo religioso che aderiva strettamente alla legge, arrivo’ a dichiarare che non voleva altro che Cristo e Lui crocifisso. Anche noi dobbiamo arrivare a quel punto di dipendenza, non da noi stessi, non da Maria o da una chiesa, la nostra dipendenza deve essere da Cristo. Solo da Lui. Anche se il vivere da brave persone non potra’ mai guadagnarci il paradiso, lo stesso dovremmo vivere in modo giusto nei nostri rapporti di tutti i giorni con le nostre famiglie e gli altri. Anche cio’ ci viene donato dalla grazia di Dio, dalla Sua parola e dal potere dello Spirito Santo, che ci viene donato nel momento in cui crediamo. La salvezza si basa sulla nostra fede in Gesu’ Cristo, non
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sulla nostra condotta. La stessa fede ci mantiene in un rapporto di fiducia in Gesu’ mentre camminiamo giorno per giorno a seconda del Suo Spirito.
Non avevo mai sentito la storia completa della Redenzione, come Gesu’ aveva operato in modo completo contro il peccato per salvarci dall’inferno, “lo stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saran tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.” Rev. 20- 10 . Non lo fece parzialmente. Lo fece in modo talmente completo, che, attraverso il Suo sangue prezioso, tutto il peccato fu tolto. Il peccato, passato, presente e futuro, persino i peccati non ancora commessi, furono perdonati duemila anni fa quando Gesu’ mori’ sulla croce sul Calvario. Dio cancella i peccati del credente. “Io, io son quegli che per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni, e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.” Isaia 43:25. Il debito per il peccato e’ stato completamtente pagato, ma non tutti saranno salvati. C’e’ qualcosa che mandera’ persone all’inferno. Gesu’ stesso lo disse in Giovanni 16:9, “non credono in me”, cioe’ rigettano Gesu’ e la salvezza che ci ha guadagnato. Dio non violenta la volonta’ di nessuno, e la salvezza non e’ automatica. L’uomo nasce condannato, separato da Dio come figlio di Adamo, ma la volonta’ di Dio e’ che tutti siano salvati e vengano alla conoscenza della verita’. Per coloro che credono in Cristo, “Non v'è dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù.” Romani 8:1
La Giustizia di Dio Soddisfatta
“ La giuria sta ancora deliberando” disse un prete recentemente al riguardo. Secondo Romani Capitolo 3, invece, la giuria ha gia’ pronunciato il verdetto, “ Colpevole”. “Non c’e’ nessuno innocente, no, neppure uno.” Sia il religioso che il non-religioso sono tutti colpevoli di fronte a Dio. Nella Sua giustizia, Dio a dovuto imporre una penalita’ per il peccato, e siccome l’uomo non potrebbe mai pagare tale penalita’, Dio nel Suo amore trovo’ il modo per fare per noi quello che noi non possiamo fare. Ci diede suo Figlio, Gesu’, il quale prese su di se’ tutta la nostra colpa e fu condannato a morte al posto nostro. Mori’ sulla croce. Gesu’ fu abbandonato da Suo Padre. Discese negli inferi e tolse a Satana le chiavi dell’Inferno e della morte. Le corti celesti di eterna giustizia furono soddisfatte e il debito del credente fu riscattato al completo. Il terzo giorno Gesu’ fu risuscitato dai morti per opera dello Spirito Santo, Gesu’ il primogenito-dai morti, il primogenito di tanti fratelli. L’uomo deve accettare il sacrificio di Gesu’ per essere essere salvato, e quando lo fa’, Dio lo accetta alla luce della purezza di Suo Figlio.
Rapporto con Dio ristabilito in Cristo
Col passare del tempo, mi accorsi che nelle Scritture il nostro rapporto con Dio si basa sia sulla grazia di Dio che sulla fede. Il Suo piano per la nostra salvezza e’ che dobbiamo credere in Gesu’ Cristo per grazia attraverso la fede. “Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio.” Efesini 2:8. La fede non e’ un regalo che riceviamo dai nostri genitori o dalla chesa. “Così la fede vien dall'udire e l'udire si ha per mezzo della parola di Cristo.” Romani 10:17. Nel piano di salvezza di Dio, la fede stessa, secondo la quale ci affidiamo solo a Cristo e alla sua opera terminata, e’ essa stessa opera di Dio. Questo e’ il messaggio che Gesu’ diede alla gente in Giovanni 6:28-29 quando gli fu chiesto come compiere le opere di Dio. Gesu’ disse loro: “Questa e’ l’opera di Dio, che credete in Lui il quale Dio ha mandato.” Anche nel passato avrei sempre affermato di credere in Gesu’, ma adesso mi rendo conto che non conoscevo il vero Gesu’, il Gesu’ rivelato nelle Scritture. Non sapevo nulla del dono di purezza che Lui aveva da offrirmi o del completo perdono dal peccato ottenuto tramite la Sua morte e resurrezione. Tito 1:16 dice: “Fanno professione di conoscere
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Iddio; ma lo rinnegano con le loro opere, essendo abominevoli, e ribelli, e incapaci di qualsiasi opera buona.”
Io praticavo opere religiose che mostravano che in effetti non Lo conoscevo. Credevo che frequentare la Messa fosse necessario per la mia salvezza, perche’ non avevo accettato pienamente il Suo sacrificio propiziatorio sulla croce. Cercavo il perdono dal peccato nel Sacramento della Riconciliazione, non sapendo che Gesu’ mi aveva gia’ riconciliato con Dio. Oltre a dipendere da Dio, dipendevo anche da Maria, i santi, le penitenze, e le buone opere, le mie ore in adorazione del Sacramento Benedetto, rosari, scapolari, indulgenze, purgatorio. Paolo si serve di una parola per descrivere il valore di quello che cerchiamo di fare per aggiungere qualcosa all’opera di Gesu’, ed e’ la parola spazzatura (Filippesi 3:8)Tutte le nostre opere buone sono malviste da Dio se offerte come modo per ottenere il Paradiso per noi od altri, implicando che quello che Gesu’ fece sul Calvario non fu sufficiente.
Pentimento dalle opere morte
Secondo la Lettera agli Ebrei capitolo 6:1, uno dei punti fondamentali della vita cristiana e’ il pentimento, e l’abbandono delle opere morte. Con opere morte si intende pratiche religiose e opere buone compiute dalla persona stessa o attraverso la chiesa, per ottenere la salvezza. Tali opere, non importa quanto siano buone, sono gli stracci sporchi di cui parla Isaia 64:6. Sono quello che e’ chiamato religione, e la religione e’ una falsificazione di Gesu’ Cristo prodotta dall’uomo. Nella Bibbia non si trova una promessa che dice che le persone religiose andranno in Paradiso. Al contrario, Gesu’ chiamo’ le persone piu’ religiose del Suo tempo, i Farisei, al pentimento. La Bibbia ci dice che per essere dichiarato giusto da Dio, la prima cosa da fare e’ smettere di cercare di guadagnarselo. Questo mi sembrava molto strano, perche’ come cattolica ero stata abituata a mettere molta enfasi sulle mie opere e sul ministerio dei preti. Una volta sentita, la Parola di Dio deve prendere il posto principale, e la Parola di Dio in Romani 4:5 non lascio’ alcun dubbio in me: “mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia”.
Non avevo mai veramente creduto, perche’ non avevo mai accettato la salvezza come un dono. Per grazia di Dio, mi sentii colpevole del peccato di non affidarmi completamente a Gesu’ e alla sua opera completata. Mi pentii dalle opere morte e dal confidare nella mia propria giustizia e accettai l’opera terminata di Gesu’ sulla croce.
Avevo adesso veramente sentito la Parola di salvezza e con la Parola arrivo’ il dono di fede soprannaturale. Come e’ scritto nella Seconda lettera ai Corinti, Capitolo 4, credetti e quindi pronunciai con parole la mia fede e misi la mia vita nelle mani di Gesu’, confidando in Lui come mio Salvatore. In quel momento Gesu’ mi imparti’ la sua giustizia.
Nel mio spirito nato-di-nuovo, ero giusta come Dio, non per meriti miei, ma di Gesu’. Cio’ che avvenne a me, e’ descritto in 2 Corinti 5:17. Feci esperienza della salvezza. Nacqui di nuovo nel modo in cui Gesu’ aveva detto a Nicodemo, devi nascere di nuovo. Fui battezzata in Cristo. Per la prima volta sapevo che il mio nome era scritto nel libro della vita.
Battesimo in Gesu’
Cio’ che accadde a me e’ cio’ che la Bibbia chiama battesimo in Gesu’ Cristo. Romani 6:3 “O
ignorate voi che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua 5
morte?” . Galati 3:27 , “Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.”
Non ci fu una cerimonia esteriore, prete o padrini. Fu un fatto che avvenne tra me e Dio il Padre, Figlio e Spirito Santo. Poco tempo dopo, fui battezzata per immersione nell’Oceano Atlantico, a Banna Strand nella mia contea natale Kerry. Il battesimo in acqua con immersione e’ un’espressione del cambiamento interiore gia’ avvenuto nel mio spirito. Fu una confessione pubblica della mia fede in Gesu’ Cristo come Salvatore e una manifestazione della sua morte, sepoltura e resurrezione. Il battesimo in acqua non ti rende cristiano, ma dimostra che sei gia’ cristiano. La chiesa cattolica he perduto questa verita’del battesimo in Gesu’, il battesimo che ci porta dal regno di Satana al regno di Dio. Per questo si puo’ affermare che molti sono cristiani solo di nome.
Battesimo cattolico di infanti
Riguardo il battesimo in Gesu’, Paolo parla in Colossesi 2:11 della circoncisione del cuore, una circoncisione fatta senza mani. Avevo un giorno di eta’ quando mi portarono alla chiesa cattolica per essere battezzata. Le mani del prete mi segnarono con il segno della croce , mi benedi’ con olio e mi mise del sale sulle labbra. Imposero le mani su di me e mani furono usate per versarmi l’acqua sul capo. Il mio battesimo, dal di fuori una bellissima e simbolica cerimonia, non fu altro, in realta’, che un rituale vuoto. Il battesimo in acqua e’ un ordine biblico a cui i cristiani ubbidiscono dopo aver creduto in Gesu’. Negli Atti degli Apostoli 10:44-47, troviamo un esempio di battesimo cristiano per i credenti del Nuovo Testamento. Nel verso 47 il battesimo in acqua e’ somministrato solo dopo che Cornelio e la sua casa diventarono credenti e ripieni di Spirito Santo. In Irlanda recentemente e’ accaduto che un infante mori’ alcuni giorni prima della data stabilita per il battesimo. Il fatto che il bambino mori’ prima di essere battezzato rese il dolore dei genitori per la perdita ancora piu’ intenso. La Chiesa Cattolica nella sua liturgia non pote’ fare altro che invitarli a confidare nella misericordia di Dio e pregare per la salvezza del bambino. Ma, secondo la Parola di Dio, quel bambino e’ andato direttamente in Paradiso. E’ vero che siamo tutti nati nel peccato originale (in Adamo), ma Romani 5:13 dice che “il peccato non e’ imputato dove non c’e’ legge”. La legge non puo’ essere applicata finche’ il bambino non raggiunge l’eta’ della ragione e del discernimento. Paolo scrisse : “E ci fu un tempo, nel quale, senza legge, vivevo; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita, ed io morii.” Romani 7:9. Le false dottrine riguardanti il battesimo, sono un tradimento della fiducia di milioni di cattolici sinceri, ai quali non viene spiegata la loro vera posizione di fronte a Dio, quando la loro posizione qui sulla terra e la loro eternita’ sono a repentaglio. Fino all’eta’ di otto anni, mi sarei fortemente opposta a chiunque avesse detto qualcosa contro la Chiesa Cattolica, e persino mentre mi sono accinta a scrivere questa testimonianza la mia intenzione era di evitare qualsiasi critica avversa. Ma le cose non sono andate cosi’ e ogni critica che faccio e’ solo del sistema nel quale ero nata.
Capire La Bibbia
C’e’ chi afferma che la Bibbia e’ difficile da capire, e cio’ puo’ essere vero se manca la comprensione di certe verita’ fondamentali. Una di tali verita’ e ‘ il concetto che l’uomo e’
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spirito e anima (mente, volonta’ ed emozioni ) e risiede in un corpo. In 1 Tessalonicesi 5:23 vediamo come Dio divide l’uomo in spirito, anima e corpo e in Ebrei 4:12 e’ scritto: “Perché la parola di Dio è vivente ed efficace, e più affilata di qualunque spada a due tagli, e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolle; e giudica i sentimenti ed i pensieri del cuore.” Le dottrine cattoliche attribuiscono all’anima quello che la Bibbia atttribuisce allo spirito, senza fare distinzioni fra i due. Senza la conoscenza di tale distinzione non riuscivo a comprendere la verita’ delle Scritture, come la giustificazione del credente o “come e’ Lui, cosi’ siamo noi in questo mondo”. Per vivere la vita cristiana, e’ importante sapere come il nostro spirito , anima e corpo funzionano in rapporto l’uno con l’altro, cosi’ che , con il potere dello Spirito Santo, lo Spirito ricreato puo’ avere dominio sul corpo e sull’anima, che non saranno liberi dalla presenza del peccato finche’ il credente non muore fisicamente.
Tempo fa nella nostra chiesa si era raccontato di un uomo povero, che possedeva un campo. Aveva appena abbastanza da vivere, ma se avesse saputo che sotto il suo campo c’era un pozzo di petrolio, avrebbe potuto essere ricco. La storia di tale uomo e’ simile a quella di tanti cristiani oggi. Dentro di noi vi e’ un pozzo di petrolio spirituale e noi non ci rendiamo conto delle infinite risorse di Dio dentro di noi. E’ possibile che i primi cristiani se ne rendessero conto, e vivessero secondo il potere delo Spirito Santo che era disponibile nei loro spiriti nati di nuovo. Con il vero messaggio del Vangelo, misero soprassotto il mondo di allora nei primi 20-30 anni del cristianesimo. Nei nostri spiriti nati di nuovo, Dio ha provveduto a tutto cio’ che ci serve, e la Sua vita verra’ manifestata nelle nostre vite, al punto che potremo rinnovare le nostre menti con la Sua Parola, e servirci della grazia che ci sara’ accessibile di momento in momento. In 1 Corinti 1 : 30 e’ scritto “E a lui voi dovete d'essere in Cristo Gesù, il quale ci è stato fatto da Dio sapienza, e giustizia, e santificazione, e redenzione.”
Il mio ordine religioso
All’eta’ di diciassette anni, lasciai casa mia per entrare a far parte dell’ordine religioso del Sacro Cuore di Maria. Questo e’ un ordine internazionale fondato da Fr. Jean Pierre Gailhac a Beziers nella Francia del Sud. Passai i primi sette anni della mia vita religiosa in Francia, poi, dopo essere andata a scuola per diventare insegnante in Inghilterra, passai trentacinque anni a insegnare in scuole parrocchiali governate dall’Autorita’ di Educazione Locale. Insieme alla mia attivita’ di insegnante, la mia vita religiosa era per me la cosa piu’ importante. Durante i miei anni in convento, non ebbi mai motivo per pensare altrimenti. Dopo il periodo di sei anni in cui andai a casa ad assistere mia madre, sarei ritornata al convento per lavorare e condividere ogni cosa con le suore che rispettavo, amavo e conoscevo molto bene. Una mia sorella piu’ giovane di me, Carmel, e’ ancora membra dell’ordine e al momento insegna a bambini africani in Zambia. Per me pero’ non era piu’ possibile ritornare al convento, perche’ non condividevo piu’ gli insegnamenti e le pratiche della Chiesa Cattolica. Ben presto, smisi di considerare la vita religiosa come la vocazione piu’ grande. Richard Bennett, ex prete Domenicano, scrivendo in un articolo, “E’ il Sistema di Vita Religioso Voluto da Dio?”, dice che la Bibbia ha ordinato solo tre istituzioni diverse: la famiglia, la chiesa e lo stato. La vita religiosa non si riconcilia con la parola di Dio.
Liberata dalla Legge
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Essendo stata sotto la legge cosi’ a lungo, la lettera di Paolo ai Galati e’ per me di particolare interesse. Oltre ad essere soggetta ai Dieci Comandamenti ed altre regole della chiesa, la vita religiosa ha le proprie regole, costituzioni e voti. La Bibbia comunque parla di una sola legge per i credenti del Nuovo Testamento, non la legge di opere, ma la legge di Gesu’ Cristo, una legge scritta nei nostri cuori. Gesu’ stesso e’ la realizzazione della legge moseica che, come ogni altra cosa nel Vecchio Testamento, fu l’esempio e l’ombra delle cose che sarebbero accadute. “I Comandamenti di Ordinanze furono inchiodati alla croce”, e cio’ che rimase fu lo spirito e l’intento della legge- cioe’ che amiamo Dio con tutto il cuore, e il nostro prossimo come noi stessi. Tale legge e’ la natura di Gesu’ stesso che vive attraverso un individuo, nella carne. Non guarda solo alle nostre opere esteriori. Vuole trovare persone che si danno a Lui in modo cosi’ completo, che Lui puo’ vivere la Sua natura attraverso di loro, da dentro a fuori. Troviamo una descrizione della natura e carattere di Gesu’ in Galati 5:22, 23, “Il frutto dello Spirito, invece, è amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza”.
Sulla Terra Gesu’ fu una manifestazione vivente del frutto dello Spirito, il quale non e’ una lista di belle qualita’ che migliorano la nostra personalita’, ma il carattere di Gesu’ Cristo. Nelle nostre vite si manisfesta quando per grazia, attraverso la fede, permettiamo allo Spirito Santo, e non alla nostra carne, di essere in controllo. Romani 8:29 dice che Dio ha predestinato i credenti a conformarsi all’immagine di Suo Figlio. Nella nostra vita vi puo’ essere gioia invece di scoraggiamento, pace invece di confusione e tensione, parole piene di amore e purezza invece di parole impazienti e offensive.
Invece di sottometterci alla legge di Mose’, lasciamo che Cristo viva la Sua vita in noi attraverso il Suo Spirito, che ci da’ forza nella nostra debolezza. Tale e’ la legge a cui Gesu’ si riferisce in Matteo, capitolo 5: “Chiunque fa una cosa e la insegna tramite il buon esempio, sara' chiamato grande nel regno dei cieli.” La vita religiosa con le sue leggi e voti non e’ quello che vuole Dio, come ci e’ rivelato nelle Scritture. Voti religiosi di castita’, poverta’ e obbidienza non si trovano nelle scritture. Gesu’ disse, in Matteo 5:34-37: “Ma io vi dico: Del tutto non giurate, né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Non giurar neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi fare un solo capello bianco o nero. Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché il di più vien dal maligno.” Cio’ di cui parla il Nuovo Testamento e’ il sacerdozio di tutti i credenti. Pietro scrive che ogni vero credente e’ membro di un sacerdozio regale (1 Pietro 2:9). Gesu’ e’ il nostro Sommo Sacerdote e i credenti in Gesu’ sono sacerdoti con una vocazione divina e con lo scopo di offrire sacrifici spirituali, il sacrificio di un cuore sottomesso, che offre lodi a Dio in ogni occasione, e invitato a un ministerio di intercessione per altri.
Un Mediatore, Gesu’ Cristo
La lettera agli Ebrei fu scritta per far capire alle persone che dovevano passare dal modo in cui Dio veniva servito nel Vecchio Testamento, alle realta’ del Nuovo Testamento, che Gesu’ Cristo mise in effetto. Purtroppo pero’ la transizione non e’ ancora stata fatta dopo duemila anni. La Chiesa cattolica ha ancora la legge e il sacerdozio. Nella sua liturgia c’e’ ancora il sacrificio e l’altare, vestiario da sacerdote, incenso, candele, tutte cose che erano essenziali alla religione e al culto dei Giudei. Tali cose erano esempi di cose che sarebbero avvenute. La religione cattolica ha cristianizzato il Giudaismo e non e’ entrata nel Nuovo Testamento stabilito dall’opera completa di Gesu’ sulla croce. Per anni durante la Messa sentii le parole, “Questo e’ il sangue
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della Nuova ed Eterna alleanza”. Sapevo ben poco o nulla di tale alleanza. Operavo con la mentalita’ del Vecchio Testamento. La Chiesa Cattolica ordina i sacerdoti per continuare il Sacrificio della Croce, dichiarando che Dio ancora deve essere “placato”. Un catechismo cattolico dice, “Ogni sacrificio della Messa placa l’ira di Dio verso i peccati.” Al contrario, Dio dice nella Sua Parola, “Cosi’ ho giurato che non avrei portato ira contro di te o rimproverato.” E in Ebrei 8:12, “Avro’ misericordia verso la loro empieta’, e non ricordero’ piu’ i loro peccati e le loro iniquita.’ ”
Sotto la Legge di Mose’ era imperativo avere il sacerdote e il sacrificio espiatorio per aver infranto una legge, ma nel Nuovo Testamento non c’e’ piu’ il sacerdozio (se non il sacerdozio di ogni credente) o il sacrificio (se non l’offerta completa di Gesu’ Cristo, che pago’ in pieno il debito per il peccato). Non abbiamo piu’ bisogno di sacerdoti come mediatori tra noi e Dio, ne’ un credente ha piu’ possibilita’ di accesso a Dio di un altro. Siamo tutti invitati ad andare di fronte al trono di grazia, davanti al Padre, di presentarci nella giustizia di Suo Figlio, che viene data a tutti coloro che credono in Lui. Possiamo adorarlo direttamente, ottenere misericordia e aiuto per qualsiasi bisogno. Come tanti altri uomini e donne in ordini religiosi, i preti sono uomini il cui desiderio e’ amare e servire Dio, ma i sacerdozio cattolico disonora Gesu’ Cristo e il Suo sacrificio fatto una volta per sempre sulla croce. Il loro ruolo di mediatori usurpa il ministerio attuale di Gesu’ Cristo in Paradiso, l’unico Mediatore, Avvocato e Sommo Sacerdote.
Mariolatria
Lo stesso si puo’ dire della posizione data a Maria, la madre di Gesu’. Le sono stati dati titoli che appartengono Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Viene chiamata la Madre di Misericordia, la Madre del Vivente, Sito di Sapienza, Cancello del Paradiso, Avvocato, Mediatrice, co-redentrice, etc.... Il Papa Benedetto XIII scrisse: “Il Sangue versato per noi e le membra che offri’ al Padre, le ferite che ricevette come prezzo per la nostra liberta’ non sono altro che la carne e il sangue di Maria. Percio’ lei, insieme a Cristo, redime l’umanita’.” Quindi il Sangue di Gesu’ era il sangue di Dio (Atti 20:28), il patto prezioso dell’Eterna Alleanza. Siamo redenti con il prezioso sangue di Cristo, come da agnello senza imperfezione e senza macchia (1 Pietro 1:19). Papa Paolo VI ne “Il credo del Popolo di Dio” diede a Maria un nuovo titolo: Maria, Madre della Chiesa. In Giovanni 19:27, le parole di Gesu’ dalla croce, “Ecco tua madre!”, vengono interpretate come una dichiarazione che Maria sarebbe stata la madre di tutta la chiesa. E’ significativo che nelle tre lettere di Giovanni il nome di Maria non viene mai menzionato, e non vi e’ alcun riferimento a lei in nessuna delle altre epistole del Nuovo Testamento che furono scritte alle chiese come direttive per quanto riguarda dottrine, culto, e disciplina all’interno della chiesa. Se Giovanni avesse interpretato le parole di Gesu’ dalla croce come le interpreta la Chiesa Cattolica, sicuramente avrebbe esortato la gente a rivolgersi a Maria come se fosse la loro madre, a cui rivolgere le proprie richieste e i loro bisogni.
Non si trova alcun esempio nella Bibbia di persone che pregano a Maria o che la venerano nel modo raccomandato dalla Chiesa Cattolica. Papa Giovanni Paolo II, parlando della sofferenza di Maria, disse, “Fu sul Calvario che la sofferenzza di Maria di fianco alla sofferenza di Gesu’ raggiunse un’intensita’ tale che non puo’ neppure essere immaginata da un punto di vista umano, ma fu importante per la redenzione del mondo in modo misterioso e soprannaturale.” Non sorprende che una chiesa che enfatizza la necessita’ di compiere buone opere per essere salvati trovi in Maria un esempio superbo di merito umano. Maria pero’ non
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puo’ sostenere il ruolo esaltato datole dal Cattolicesimo; era un essere umano e, come ogni altro credente, compi’ atti di giustizia durante la sua vita. Le parole di Isaia 64:6, pero’, possono venire applicate a lei come a tutta l’umanita’, “Tutta la nostra giustizia non e’ altro che stracci sporchi.” Percio’ tutta la sofferenza di Maria non puo’ contribuire per niente alla redenzione del mondo. Senza il supporto della Parola di Dio, la Chiesa Cattolica, in numerose encicliche del Papa, ha investito Maria di ogni onore, esaltando il suo potere ed eccellenza senza limiti, gettando quindi le fondamenta su cui e’ stato costruito il grande edificio della Mariolatria-il culto idolatra di Maria. Ringraziamo Dio per Maria, una meravigliosa donna di fede ed obbedienza a Dio. Elisabetta nel suo saluto disse, “Benedetta e’ colei che crede.”
Per secoli, Satana ha usato una Maria falsificata per ingannare milioni di cattolici devoti. L’inganno fu il trucco che uso’ nel Paradiso Terrestre quando tento’ Eva ed e’ il trucco che usa ancora oggi. La Bibbia, in 2 Corinti 11:14, ci dice che Satana si presenta come angelo di luce. Esempi di cio’ sono le apparizioni in posti come Lourdes e Fatima. La gente viene incoraggiata a pregare con il rosario, fare penitenza, cercare di riconciliarsi con il cuore “Immacolato” di Maria. Solo la fede in Gesu’ ci puo’ salvare, non vi e’ nulla che noi possiamo fare che abbia valore eterno, se non in Lui. Quei messaggi sono menzogne di Satana, e distorcono la verita’ del Vangelo. L’unico mezzo per scoprire tali falsita’ e’ la Parola di Dio. Gesu’ stesso si servi’ delle Scritture quando fu tentato da Satana nel deserto (Matteo 4:4, 7, 10).
La Buona Novella
Durante una delle ultime assemblee provinciali a cui partecipai prima di lasciare l’ordine religioso, fu letto un brano dalle Scritture, “Vedi, io ti costituisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per svellere, per demolire, per abbattere, per distruggere, per edificare e per piantare”.Geremia 1-10. Geremia vide avverarsi tale profezia. Persone in tutto il mondo, quando sentono il Vangelo e cercano nella Parola di Dio la verita’, sono in grado di lasciarsi alle spalle tradizioni religiose e convinzioni non bibliche, ritenute sacre per tanto tempo da loro, i loro padri e i loro nonni. Vino nuovo deve essere messo in otri nuove. C’e’ quindi chi lascia alle spalle chiese di denominazioni diverse, ognuna con le sue particolari leggi religiose che servono solo a separare il Corpo di Cristo, per cominciare una nuova vita, cristiana, nel modo ritratto negli Atti degli Apostoli e nelle Epistole.
In Romani leggiamo dei Gentili, peccatori che non ricercavano Dio, ma che per fede diventarono giusti, mentre i Giudei, estremamente religiosi, non furono giustificati di fronte a Dio. I Giudei religiosi avevano zelo, ma operavano nella direzione sbagliata come e’ scritto in Romani 10:2, “Poiché io rendo loro testimonianza che hanno zelo per le cose di Dio, ma zelo senza conoscenza.” C’e’ chi trova difficile accettare la salvezza come dono.
“Sarebbe troppo facile”, e’ uno dei commenti che ho sentito. E un altro, “Deve esserci un trucco da qulache parte”. Ovviamente per alcuni la Buona Novella e’ troppo buona per essere vera. Il fatto che la salvezza non e’ qualcosa che ci possiamo meritare e’ l’offesa del Vangelo. E’ quello che offese i giudei al tempo di Gesu’ e che disturba le religioni oggi. I Giudei religiosi crucifissero Cristo e perseguitarono la Chiesa e ancora oggi sono le persone religiose che
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attaccano il Vangelo. A volte e’ difficile raggiungere con il vero Vangelo quelle brave persone che ritengono sufficiente “essere brave”. Per loro, la Buona Novella diventa brutte notizie. Se Dio ci chiedesse cosa abbiamo fatto per meritarci il Paradiso, un vero cristiano direbbe che non ha fatto niente, se non riporre la sua fiducia in Gesu’. “La religione si fonda su cio’ che l’uomo fa per Dio. Il cristianesimo si fonda su cio’ che Dio ha fatto per l’uomo.”
Il Grande Incarico
Prima di ascendere in Paradiso, Gesu’ diede un grande incarico ai suoi discepoli, “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo.” Dio ha dato a noi il ministerio della riconciliazione e noi stessi dobbiamo conoscere il messaggio vero, descritto in 2 Corinti 5:17-21. Non dobbiamo cercare di riconciliare persone con Dio servendoci del Sacramento della Riconciliazione (Confessione) o di altre azioni umane. La riconciliazione e’ gia’ avvenuta alla Croce sul Calvario. In 2 Corinti 5:20 leggiamo che dobbiamo essere ambasciatori per Cristo, suoi rappresentanti personali, spiegando alle persone come e’ possibile riconciliarsi con Dio. Dio stende la mano d’amicizia verso di noi. Prenderai tu la Sua mano, crederai in cio’ che Dio dice che Suo Figlio fece sul Calvario? Ti pentirai delle tue opere morte e accetterai il dono di giustizia di Dio per essere salvato?
Per portare avanti questo ministerio, Gesu’ disse ai suoi primi ambasciatori di aspettare fino a quando non avessero ricevuto il “potere dall’alto”. Gesu’ si riferiva al battesimo dello Spirito Santo, essendo lui stesso quello che l’avrebbe mandato. Il potere dello Spirito Santo avrebbe reso loro possibile predicare il Vangelo. Come a loro, anche a noi serve lo Spirito Santo per portare avanti il nostro ministerio. “Allora egli rispondendo, mi disse: 'È questa la parola che l'Eterno rivolge a Zorobabele: Non per potenza né per forza, ma per lo spirito mio, dice l'Eterno degli eserciti. Zaccaria 4:6
Lo Spirito Santo e’ adesso qui sulla Terra e ci fa sentire in colpa quando pecchiamo. Il peccato di cui si preoccupa maggiormente e’ il rifiuto di credere in Gesu’ Cristo e la Sua opera di salvezza. Il nostro ministero e’ quello di proclamare quanto possibile la Buona Novella. Il prezzo per la redenzione e’ gia’ stato pagato per tutti gli uomini. Il perdono e’ possibile per tutti coloro che credono. La pace si puo’ trovare anche in questa vita. E’ responsabilita’ di tutti i credenti, in veste di ambasciatori per Cristo, di proclamare in tutto il mondo la Buona Novella del vero Vangelo.
Il Potere del Vero Vangelo
Da quando ho conosciuto Gesu’, e’ stato il mio desiderio quello di far conoscere a tutti la salvezza che troviamo in Lui. “Solo uno e’ giusto, ed e’ Dio” (Matteo 19:17). Non appena comprendiamo questa verita’, capiamo che non possiamo dipendere da noi stessi o da nessun’altro, vivo o morto. Abbiamo bisogno di Gesu’, e cio’ che Dio richiede da noi e’ che crediamo in Lui. Il mio passaggio preferito delle Scritture che riguardano la salvezza e’ quello in cui Gesu’ disse a Nicodemo: “Se uno non nasce di nuovo, non puo’ vedere il regno dei Cieli.” Nascere di nuovo e credere in Gesu’ e’ quindi la stessa cosa. Avevo sentito spesso la storia di Nicedemo, ma impiegai piu’ di sessant’anni a capirla. Avevo seguito le tradizioni e le dottrine d’uomo senza mai chiedermi cosa avesse voluto dire Gesu’ con il termine “nato di nuovo”.
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Gesu’ spiego’ a Nicodemo che il serpente di ottone che Mose’ innalzo’ nel deserto era il simbolo di Gesu’ stesso e di come Lui sarebbe stato innalzato sulla croce. Credi in Gesu’ e nascerai di nuovo, sarai salvato.
I primi cristiani predicarono con grande potere, come ci viene detto negli Atti degli Apostoli, e Paolo disse che il suo messaggio non era fatto di parole persuasive ed eleganti, ma della dimostrazione del potere dello Spirito Santo, in modo che la gente non riponesse fiducia in uomini, ma nel potere di Dio. Il Vangelo non e’ solamente cio’ che Gesu’ fece duemila anni fa, ma anche cio’ che sta facendo oggi. E’ il potere di Dio per coloro che credono.
Messaggio per il lettore
In questa mia testimonianza, ho parlato di alcune delle verita’ dalla Parola di Dio che mi erano sconosciute per anni. Vorrei ora concludere ritornando al meraviglioso messaggio del vero Vangelo. E’ un messaggio semplice, eppure e’ sconosciuto a milioni delle persone di oggigiorno. Il Vangelo e’ la storia del potere del prezioso sangue di Gesu’, versato per te sulla croce al Calvario, “La Storia del Grande Scambio”, la giustizia di Dio in cambio dei nostri peccati! “Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l'ha fatto esser peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.” 2 Corinti 5:21
Caro lettore, nel momento in cui ti senti in colpa per il tuo peccato e ti rendi conto che non puoi salvarti da solo, che la salvezza e’ solo possibile credendo nell’opera compiuta di Gesu’ Cristo-la Sua morte, sepoltura e resurrezione- quello e’ il momento della tua salvezza. Puoi sapere per certo che il Paradiso e’ tuo per tutta l’eternita’. E’ la grazia di Dio resa accessibile a noi come dono, ricevuto attraverso la fede “mentre eravamo ancora peccatori, Gesu’ mori’ per noi.” (Romani 5-8). Dio e’ fedele verso tutti quelli che lo cercano: “Dio, tu non sprezzi il cuore rotto e contrito” (Salmo 51:17). “Chiunque invochera’ il nome del Signore sara’ salvato” (Atti 2:21).
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